Cate.Poldo Site Admin
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Oggigiorno è d’estrema attualità condurre riflessioni sugli aspetti della mente del cane. L’ingresso del fedele amico all’interno dell’ambiente domestico umano e la stretta dipendenza affettiva istituita tra cane e famiglia, ha moltiplicato l’interesse per la comprensione dei comportamenti canini.
Ogni cane, dovrebbe avere la possibilità di essere inserito armoniosamente nell’ambiente sociale dell’uomo e saper reagire convenientemente ad ogni stimolo che riceve dall’esterno.
La stimolazione precoce dei cuccioli, secondo la mia visione, favorisce questa possibilità.
Nello studio delle fasi di sviluppo psicologico emotivo dei cani, diventa essenziale analizzare ogni periodo di sviluppo.
Quando la madre raggiunge i 45 giorni di gravidanza, nel periodo prenatale, i cuccioli nel suo ventre mostrano già sensibilità tattile. Gli stati emotivi della madre, sono rilevati dai piccoli, vale a dire, i cuccioli, sono sensibili allo stress materno.
Gli allevatori, hanno la responsabilità di creare ambienti adatti
all’istituzione di una situazione armoniosa e tranquilla, dove la madre possa condurre il periodo di gravidanza in modo sereno.
In questo periodo è possibile istituire nei cuccioli un orientamento ai gusti alimentari. La razione dispensata alla madre può già condizionare i gusti dei nascituri, un po’ per come capita per i bambini asiatici che nascono già con l’orientamento all’apprezzamento di alcune spezie come ad esempio il curry.
Nei primi dieci giorni dalla nascita, la vita dei cuccioli è caratterizzata da termottattismo, in pratica il loro comportamento è indirizzato verso una fonte tattile di calore. Il Riflesso di suzione li orienta verso la ricerca del capezzolo ed il riflesso perineale è attivo.
In questa fase della progressione psicologica emotiva, avviene lo sviluppo neurologico neonatale, definito sinaptogenesi. Questo aspetto, è molto importante perché influenzerà la capacità di apprendimento del cane e la stabilizzazione delle risposte emozionali. Il Comportamento del cane nell’ambiente, ha sempre motivazioni adattive e le risposte comportamentali prodotte tendono a ritornare ad una situazione di equilibrio..
Le sinapsi,componenti del sistema nervoso centrale, crescono e si sviluppano, giungono a maturazione e se non vengono adeguatamente stimolate, si distruggono.
La stimolazione precoce dei cuccioli, asseconda la maturazione delle sinapsi e ne evita la distruzione. Un numero elevato di sinapsi aumenta la capacità d’apprendimento del cane e ne favorisce uno sviluppo caratteriale equilibrato.
Tutto ciò, favorisce la stabilizzazione selettiva delle sinapsi, che comporta l’omeostasi sensoriale.
Per Omeostasi Sensoriale si definisce la capacità del cane di mantenere costante l’ambiente interno, favorendo l’adattamento dell’organismo ad eventuali modificazioni dell’ambiente esterno.
L’omeostasi sensoriale caratterizza la regolazione della temperatura corporea, la regolazione del ricambio idrico, la regolazione del comportamento alimentare, l’attività della ghiandola ipofisi e la regolazione delle manifestazioni comportamentali.
Questo ultimo aspetto, è molto importante perché consente al cane di porsi quotidianamente agli stimoli provenienti dall’esterno, con la corretta interpretazione di eventi e la conseguente espressione di risposte adeguate.
Verso la terza settimana di vita, nel periodo di transizione, i cuccioli definiscono le loro capacità percettivo sensorie, cioè si completa lo sviluppo dei sensi vista e udito.
In questo periodo ha inizio la fase d’individuazione del simile e dei partner sociali disponibili. Simultaneamente i cuccioli sviluppano dipendenza affettiva nei confronti della madre. L’attaccamento alla madre da parte dei cuccioli, è favorito da particolari feromoni emessi dalla madre.
Questi feromoni sono definiti DAP (Dog Apaisin Pheromon - Apaisine) , vale a dire d’appagamento materno.
La presenza di queste particolari sostanze chimiche, ha effetto tranquillizzante ed appagante sui cuccioli. I feromoni, sono captati direttamente dal sistema libico.
Senza lo sviluppo dell’attaccamento alla madre, non si può sviluppare l’omeostasi sensoriale con conseguente mancanza di stabilizzazione selettiva.
Alcuni studiosi del comportamento del cane nel trattare il disturbo di comportamento chiamato ansia da separazione, hanno sperimentato l’uso del feromone di appagamento materno (DAP) per cercare di tranquillizzare il cane affetto da ansia. Prima dell’uscita di casa del proprietario, stimolo scatenante l’ansia, è inserito in una presa elettrica di casa, uno speciale eletrodiffusore del feromone appagante, il cane ansioso ne rileva la presenza e si tranquillizza. L’uso dell’elettrostimolatore prevede l’utilizzo dello strumento in ambiente chiuso e corredato da presa elettrica. Oggigiorno è disponibile anche una versione applicabile al collare del cane con un diffusore a pila. Ciò ne favorisce l’uso anche in ambienti ampi ed aperti.
Questa potrebbe essere una via di approccio possibile per la soluzione agli stati ansiosi dei cani. La sperimentazione è in atto, e probabilmente molto presto si potrebbe disporre di strumenti ausiliari per aiutare cani sensibili e predisposti a stati ansiosi.
L’isolamento sociale, al quale a volte i neo proprietari sottopongono i loro nuovi cani, induce il piccolo quattro zampe ad orinare sul pavimento della stanza, dove è recluso.
La situazione di stress vissuta dal cucciolo, lo conduce ad esibire comportamenti che per il proprietario sono fastidiosi, e che possono poi accompagnare il cane per la vita intera.
I cuccioli hanno limitate capacità di ritenzione idrica, perciò hanno frequente necessità di liberarsi.
A proposito di tale capacità, vi è una regola empirica in voga negli studi dei comportamentisti americani, che ritiene il cucciolo in grado di trattenere l’orina, per un numero di ore corrispondente alla sua età espressa in mesi, più uno.
I cani adulti, possono rimanere anche dieci ore senza esprimere minzioni indesiderate, molto dipende dalla razza, dal sesso e dalla quantità d’acqua ingerita.
Per i cani il gesto dell’orinare, non rappresenta esclusivamente una necessità fisiologica, ma risulta un vero e proprio sistema di comunicazione.
I soggetti maschi adulti, marcando il terreno con spruzzi di orina, comunicano il loro rango, il loro sesso, le loro dimensioni, e la loro proprietà.
Le femmine lasciando tracce di orina carica di feromoni, comunicando il loro status gerarchico e la loro disponibilità sessuale.
Molto spesso i neo proprietari di cuccioli, si lamentano perché il nuovo arrivato è dispettoso, in quanto, invece di “sporcare” durante la passeggiata, appena arriva tra le mura domestiche, evacua abbondantemente sul pavimento.
E’ importante sapere che il cane è un predatore, ma il cucciolo si ritiene a quell’età un possibile predato, perciò è per esso normale non lasciare tracce che lo riguardano lontano dalla “tana”.
Il cucciolo pensa di lasciare tracce nella zona dove c’è la sicurezza della vita di branco.
Questi padroni devono abituare gradatamente il cane a fruire della “toilette” esterna, gratificando il cane quando la utilizza.
Per realizzare tutto questo, è necessario pianificare un periodo educativo cadenzato, caratterizzato da uscite regolari.
Alcuni cani da famiglia, provvedono ad alzare la gamba contro i mobili di casa, quando entra nell’ambiente domestico, un altro cane.
Con questo gesto il “padrone di casa” tende a comunicare all’intruso, la sua territorialità e la sua posizione dominante.
Normalmente il cane spruzza la sua orina, in punti nevralgici.
Questa pratica disdicevole, spesso si risolve con l’uscita dalle mura domestiche del ospite indesiderato.
I casi recidivanti, possono trovare risoluzione con la determinazione della dominanza da parte del padrone.
Il gesto della minzione se è inserito in una sequenza specifica può essere considerato un segnale di pacificazione e calma.
Le minzioni emotive, ad esempio quelle emesse dal cane in situazioni emotive elevate, sono da ritenersi espressioni neurovegetative ricollegabili al timore o alla paura.
Fonte centro Studi del cane _________________ Cate.Poldo
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Il cane è la virtù che, non potendo farsi uomo, s'è fatta bestia.(Victor Hugo) |
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